La chioma del melo è rigogliosa, lussureggiante nelle varie tonalità di verde e in alto, proprio in cima, campeggia invitante una mela di un rosso acceso. Il frutto è esibito come su un vassoio di prezioso fogliame; difficile resistere alla tentazione di toccarlo, portarselo via, consumare il frutto del peccato. Tutto è morbido, attraente, anche le foglie realizzate in tessuti di diversa consistenza e tonalità. Esse invadono lo spazio, quasi che la natura si prendesse una rivincita sull’ambiente artificiale creato dall’uomo. Hanno “bucato” la parete, come fanno i germogli in primavera che erompono dalla corteccia con forza. Si protendono verso lo spettatore, sembrano attirarlo con i loro colori accesi e la loro superficie, ora vellutata, ora carezzevole, a volte piacevolmente ruvida. E una volta catturati dalle foglie, dalla carica di vita che sprigionano, sarà difficile resistere al fascino della mela, alla seduzione della regina dei frutti…