L'Alto Adige è da sempre terra di immigrazione. Anche se per molto tempo in numero minore rispetto agli uomini, le donne sono state protagoniste di tutti i flussi migratori che hanno interessato l'Alto Adige: accompagnavano i funzionari e i dipendenti dello stato italiani che durante il fascismo venivano ad occupare i posti dell'amministrazione pubblica, facevano parte dei flussi di profughi che nel dopoguerra cercarono rifugio in Alto Adige, scendevano dai treni assieme agli operai che negli anni '50 e '60 con coppole in testa, giacche consunte e valigie di cartone andavano a lavorare nelle fabbriche e a partire dagli anni '90 erano tra i migranti che arrivavano in cerca di lavoro dalla Ex Jugoslavia, dall'Africa e dai paesi dell'Est.
Erica, Agata, Argenta, Emilia e Janet hanno lasciato le loro terre d'origine e si sono trasferite in Alto Adige. Sono arrivate dal dopo guerra ad oggi. Sono venute dall'Istria, dalla Sicilia, dall'Albania e dal Ghana. Hanno affrontato le difficoltà di chi arriva in un posto nuovo: casa, lavoro, pregiudizi e si sono fatte spazio in una terra di frontiera, già multilingue e multiculturale prima del loro arrivo.
Questo audiodoc racconta la storia dell'immigrazione in Alto Adige attraverso le loro storie.
Testi, interviste e montaggio: Anna Saccoccio
Anno di produzione: 2016
Questo audiodoc, prodotto durante il praticantato giornalistico all'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino, ha ricevuto la menzione speciale al premio "InFormazione" - Nunzio Bassi, promosso dall'Associazione Giornalisti Scuola di Perugia e riservato ai praticanti delle Scuole di giornalismo italiane. Alcune interviste sono state poi trasmesse in forma integrale da Rai Alto Adige nel programma "POST IT".