Tramaciglia dentate
In urto di spirosintesi fertili
Affolagano in vortici sinusoidali
L'immotramonda trama
Del bavero
Acrobati trampolieri
In serie di 6-1 slancio
Mancato in forza
Di devote braccia
S’affannano
A registrare amori appaganti
Paganti a caro prezzo
Il parcheggio incustodito
Di memorie a cremagliera corta
Ti posso contrattare
Con il medesimo IBAN
La regolarità di un viso
Splendid a nove cifre
E le carcasse di uccelli notturni
Che giacciono incastonate
Nei semafori a luce indelebile
Delle strade.
Parole ed immagini si correlano, da sempre, in quell’istanza significante/significato che ci consente di elaborare pensieri, emozioni, sentimenti e tutto quell’immane patrimonio di senso, che costituisce la nostra più intima e peculiare natura umana. Possono legarsi in alchimie complesse di idee narrative, e persino disporsi a formare, esse stesse, geometrie di segni articolati. Ci sono immagini sature di informazioni, o parole appropriate, che disvelano mondi, universi sensibili di verità e concretezza.
I dipinti in esposizione documentano un periodo di lavoro piuttosto lungo, che si snoda attraverso la sperimentazione della pittura astratta eseguita sia con tecniche tradizionali (olio, tempera, acquarello), sia con l’utilizzo di sabbie e pigmenti colorati. I "paesaggi di-versi" sono “contrappunti dialettici alla mente”, immagini e parole trasfigurate nei simboli dello spazio interiore e della percezione emozionale.