Testo e Regia Nadja Grasselli
in scena Marta Marchi
suono dal vivo Federico Robol
Foto di scena Daria Akimenko
Una donna insonne / insegue e è inseguita da suoi pensieri
e da un suono / che suona le note / di una notte interrotta
da passi, pensieri, domande ossessive
in collaborazione con L'Altrastrada Onlus
L'immaginario comune all'ora del tè ci conduce in salotti inglesi, alle cinque di pomeriggio. Noi invece ci troviamo di notte.
Le volontarie dell'associazione L'Altrastrada ogni settimana portano il tè alle prostitute. Partendo dalle esperienze di alcune delle donne soggette allo sfruttamento della prostituzione, questo lavoro affronta una ricerca sul tema della mercificazione del sesso e del corpo femminile, e sulle forme di schiavitù contemporanee.
Per informare, mettere in dubbio, far sorgere domande e idee, dare voce e spazio a realtà che ci appaiono provenire da un mondo parallelo e che invece è proprio il nostro: ma queste realtà non sono forse modificabili?
IL PROGETTO
Questo intervento artistico vuole sensibilizzare la cittadinanza al tema della tratta e dello sfruttamento alla prostituzione delle ragazze nigeriane. Questa tematica, che è al centro dell'attività dell'Associazione culturale “L'Altrastrada”, viene sviluppata e tradotta attraverso il linguaggio del teatro. Il progetto, vede infatti la collaborazione dell'associazione con una drammaturga e regista, Nadja Grasselli, un'attrice Marta Marchi e un musicista, Federico Robol. Da questo fruttuoso sodalizio è nato il desiderio di dare voce all'esperienza raccolta negli anni da “L'Altrastrada” durante gli incontri del mercoledì notte con le ragazze nigeriane lungo via Brennero, a Trento, attraverso il linguaggio teatrale.
IL LINGUAGGIO
“notte interrotta” affianca al linguaggio teatrale e performativo quello musicale. In scena un'attrice e un flautista. Il loro dialogo percorre tutto lo spettacolo: il suono racconta, suggerisce, evoca, contrasta la parola dando vita e forma alla scena.
CREDITI
Con il sostegno di
L'Altrastrada Onlus
In collaborazione con
LMN-Liminale Räume
Evoè!Teatro
Con il contributo di
Cassa Rurale di Aldeno e Cadine