Ruth è uno scorcio sull’ancestrale paura del tempo, del deperimento, della morte.
Un tributo alla vecchiaia ed un invito a considerare l’anzianità non come una malattia ma
come un momento della vita come un altro, da scoprire e a cui adattarsi.
Una piccola riflessione da cui trarre consiglio per non estenuare ed usurpare il presente.